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Lo skin gritting è un trattamento cosmetico che viene utilizzato per la cura del viso e per prevenire inestetismi di ogni genere, in particola i punti neri. Considerato un vero e proprio miracolo per la pelle, esso consente di eliminare i punti neri senza interventi particolarmente invasivi e ottenendo ottimi risultati.
Si tratta essenzialmente di un metodo di pulizia profonda viso realizzabile soltanto con due prodotti, che sono un olio e una maschera viso a base di argilla.
Sono inoltre necessari una salvietta in tessuto morbido, preferibilmente di bamboo, che serve per eliminare i prodotti dal volto.
Semplice, economico, efficace e veloce, questo trattamento può essere eseguito da tutte e non richiede particolare abilità.
Questa tecnica è ideale soprattutto per pelli miste o grasse con tendenza acneica, e impure, che devono essere pulite in profondità per eliminare tutti i residui di sporcizia, responsabili della genesi di punti neri.
Mediante tale metodica è possibile infatti l'eliminazione del materiale contenuto all'interno dei pori, senza necessità di strizzarli, e quindi senza stressare la pelle.
Inizialmente lo skin gritting prevede una tecnica di oil wash, che consiste nella pulizia del viso mediante l'applicazione di un olio in purezza oppure di un mix di oli.
Secondo il principio di affinità, l'olio e la pelle grassa sono due substrati simili, che sfruttano tale analogia per sciogliersi vicendevolmente.
Il passaggio successivo, che prevede l'impiego di una maschera all'argilla, permette di purificare la pelle dopo la sua detersione.
L'innovazione del metodo dipende dalla possibilità di sfruttare le proprietà detergenti dell'olio, che di norma viene impiegato soltanto per nutrire la pelle. In realtà, la componente grassa di questo prodotto, mescolandosi con i lipidi presenti sulla superficie cutanea del volto, forma una pellicola che attira verso l'alto le concrezioni solide presenti all'interno dei pori.
Tanto maggiore è la presenza dei comedoni, tanto più efficace risulta la procedura di pulizia del viso, che offre risultati visibili dopo pochi trattamenti.
Lo skin gritting è particolarmente apprezzato dalle donne soprattutto perché rende la pelle liscia, morbida e omogenea, utilizzando soltanto due preparati molto economici.
L'unica limitazione di questa procedura è il tempo, poiché per effettuare un trattamento completo sono necessari dai 30 ai 45 minuti, per cui è consigliabile dedicarsi a questa procedura alla sera prima di coricarsi.
È necessario porre particolare attenzione alle pelli sensibili o delicate, che potrebbero reagire con arrossamenti e irritazioni a questa pulizia del viso.
Lo skin gritting è indicato soltanto per chi ha una pelle grassa o mista, mentre non è adatto per pelli secche o sensibili in quanto si tratta di un metodo esfoliante, invasivo e potenzialmente essiccante, che può innescare arrossamenti più o meno estesi.
La sua efficacia si basa sulla combinazione tra un detergente oleoso e una maschera all'argilla, poiché il primo rimuove le impurità liberando i pori, mentre la seconda svolge un effetto purificante a livello epidermico.
Per la buona riuscita del trattamento è fondamentale massaggiare correttamente il detergente oleoso, per consentirgli di penetrare in profondità e quindi di eliminare le particelle di sporcizia depositate sui pori.
Ecco perché si ottiene una fuoriuscita spontanea dei punti neri, che si svuotano senza necessità di strizzarli.
Il presupposto fondamentale per incominciare lo sking gritting è di detergere perfettamente la pelle, che deve essere struccata, pulita e asciutta.
A questo punto è possibile applicare sul viso l'olio o la miscela di oli prescelta.
Il massaggio, che deve essere realizzato con movimenti circolari, delicati ma nello stesso tempo decisi, ha una durata di almeno cinque minuti.
La quantità di prodotto deve essere abbondante, quantificabile in un cucchiaio da cucina, per consentire uno scorrimento fluido delle dita sul volto ed evitare qualsiasi attrito.
Alla fine del massaggio, bisogna eliminare l'eccesso di olio servendosi di un panno in microfibra, preferibilmente tiepido, per garantire una completa asportazione della matrice oleosa che non deve lasciare nessuna traccia.
L'olio di riso, associato a quello di grano, oltre a nutrire la pelle svolge anche una notevole azione antiossidante e idratante e quindi trova largo impiego da solo oppure miscelato con altri composti oleosi.
In questa prima fase è fondamentale non stressare troppo la pelle, che venendo sottoposta a un massaggio di oltre cinque minuti, potrebbe arrossarsi e irritarsi.
È proprio per evitare questi inconvenienti che si consiglia di fare uso di un abbondante quantitativo di olio, che in parte viene assorbito dalla pelle e in parte viene eliminato con il panno in microfibra.
Dopo avere rimosso con delicatezza l'olio detergente, si procede massaggiando nuovamente il viso partendo dal mento verso le tempie, allo scopo di tonificare e rinforzare la cute.
La maschera argilla può essere preparata con la varietà verde, rosa o bianca; la prima è perfetta in presenza di pelle grassa poiché riesce a eliminare l'eccesso di sebo purificando la pelle e assorbendo tutte le tossine.
L'argilla rosa o bianca sono consigliate per pelli miste o normali, grazie alle loro proprietà purificanti, lenitive e rinfrescanti.
La maschera, che deve mostrare una consistenza semi-solida, va applicata su guance, mento, naso e fronte, lasciando libere soltanto le orbite oculari e le labbra.
È indispensabile che lo spessore del prodotto sia almeno di 2 millimetri e che la sua distribuzione sia il più possibile omogenea.
La posa deve continuare per 15-20 minuti o comunque finché la maschera non è completamente secca; soltanto a questo punto essa ha svolto il suo ruolo poiché le impurità e la sporcizia sono ormai affiorate sulla superficie cutanea, liberando gli strati più profondi.
Servendosi di acqua tiepida e di una spugnetta, è possibile a questo punto asportare la maschera di argilla, che ha rimosso tutte le sostanze da eliminare.
Bisogna poi massaggiare nuovamente e per un certo tempo la pelle del volto, servendosi ancora di olio, per una durata di almeno 10 minuti.
Il ruolo di questo secondo massaggio grasso è quello di nutrire la pelle purificata, aumentandone la tonicità, l'elasticità e l'idratazione.
I punti neri ammorbiditi dall'olio e asciugati dalla maschera vengono a questo punto sollecitati dai movimenti ritmici del massaggio e quindi escono naturalmente dai pori.
Prendendo tra le dita le singole zone della pelle del viso e spremendole con delicatezza, si nota la fuoriuscita spontanea del materiale contenuto all'interno dei comedoni.
Al termine dello skin gritting, di solito si utilizza un tonico a formulazione neutra, che ha il compito di detergere definitivamente la pelle, mantenendola comunque nutrita, idratata e del tutto priva di impurità.
Per ottenere risultati soddisfacenti, è indispensabile seguire le 3 fasi prendendo il tempo giusto per ognuna, poiché questa tecnica si basa quasi unicamente sulla stimolazione meccanica della pelle, resa possibile dall'impiego della matrice oleosa.
Se effettuato prima di coricarsi, lo skin gritting "lavora" durante le ore notturne, quando cioè la pelle riposa e non è sottoposta agli attacchi di agenti atmosferici e inquinanti.