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Nel corso della pubertà nella donna si manifesta un fenomeno assolutamente nuovo, denso di cambiamenti fisici e psichici che segna il passaggio da bambina a "signorina": il ciclo mestruale. L’arrivo della prima mestruazione non è mai improvviso ma è sempre preceduto da una serie di segnali indicativi che difficilmente sfuggono all’occhio di un genitore attento. Parlare di mestruazioni è ancora una pratica coperta da tabù, tuttavia è necessario riconoscere l’inconsistenza di questi pregiudizi e liberarsene perché finiscono per creare imbarazzo e insicurezze nella vita sociale delle bambine. Scopri come prepararsi alla prima mestruazione per viverla nel modo più sano e sereno possibile.
Negli ultimi decenni l’età media del primo ciclo mestruale si è andata abbassando progressivamente, fino ad arrivare agli 11-12 anni circa di oggi, mentre fino a poco tempo fa la soglia della pubertà era fissata a 13 anni. Questo perché, anche se l’età del primo flusso mestruale è scritta nei geni, la comparsa del menarca, termine con cui si indicano le prime mestruazioni, è influenzata anche da una serie di fattori ambientali. Ad esempio, le bambine in sovrappeso tendono a svilupparsi prima rispetto alle coetanee longilinee perché il tessuto adiposo è fonte di estrogeni che possono avviare lo sviluppo. Sotto accusa anche la leptina, un ormone che stimola il rilascio di GnRH dando il via allo sviluppo sessuale. Un altro fattore che favorirebbe un’anticipazione della pubertà nelle ragazze è il consumo eccessivo di carne e latticini, che possono contribuire a una maturazione precoce.
Se quando si ha il primo ciclo mestruale a 10 anni o prima si parla di pubertà precoce, quando a sedici anni non è ancora comparso si parla di sviluppo tardivo, che può essere causato da restrizioni alimentari o eccesso di attività fisica.
Il menarca segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta e questa importante fase evolutiva dovrebbe essere vissuta con serenità. Perché questo avvenga è bene parlare del ciclo senza tabù e condizionamenti prima che esso compaia, avvisando la bambina che ciò che le succederà è un evento fisiologico e naturale che accomuna tutte le donne in età fertile e non c’è niente di cui preoccuparsi. In questo modo arriverà preparata a questa tappa cruciale del suo percorso di crescita per divenire donna.
In passato le madri, per imbarazzo e vergogna, non parlavano di mestruazioni con le figlie, di conseguenza l’improvvisa comparsa del menarca creava il panico nelle interessate. Il ciclo non dove essere circondato da tabù e da falsi miti, ma va spiegato e accolto con tranquillità. Deve essere considerata una fra le tante attività fisiologiche dell’organismo che non è giusto nascondere sotto un velo di malintesa pudicizia. Per fortuna, le bambine di oggi possono essere più pronte perché le madri parlano di più con loro.
Si può approfittare della crescita del seno o della comparsa della peluria per parlare con le proprie figlie dei cambiamenti che arriveranno, spiegando inoltre che il ciclo mestruale ha lo scopo di preparare il corpo ad accogliere un bambino.
La pubertà nella femmina è preceduta dal telarca, cioè lo sviluppo della ghiandola mammaria ("bottone mammario"), e dalla comparsa di peli pubici e ascellari, cambiamenti fisici che richiedono circa due anni per arrivare allo sviluppo completo e quindi al menarca. La comparsa del primo mestruo può essere preannunciata da alcuni dei sintomi tipici della sindrome premestruale, come dolore e tensione al seno, mal di testa, aumento ponderale passeggero e sbalzi d’umore. Anche la presenza di perdite bianche sulla biancheria intima sono un’avvisaglia dell’imminente arrivo delle prime mestruazioni. Altri segnali che possono suggerire l’avvicinarsi del primo ciclo sono: gonfiore addominale, crampi al basso ventre, mal di schiena, comparsa di brufoli, nausea e stitichezza.
Nei primi due anni dal primo ciclo mestruale è frequente soffrire sia di oligomenorrea (un ritardo del ciclo che si verifica ogni 45 giorni o più) sia di polimenorrea (mestruazioni troppo frequenti e ravvicinate). L’orologio biologico, infatti, ha bisogno di tempo per regolarizzarsi. Nel periodo dell’adolescenza vengono considerate normali anche le irregolarità che riguardano la durata e l’intensità del flusso mestruale, che possono variare sia in eccesso che in difetto.
Non è quindi il caso di preoccuparsi se i primi cicli sono irregolari perché dipende dall’immaturità del sistema ormonale che li regola. Nella maggior parte dei casi la situazione si normalizza spontaneamente senza alcun trattamento. Si parla di regolarità quando il ciclo si presenta ogni 28+/-3 giorni e ha una durata di circa 5 giorni. Se l’irregolarità persiste è bene rivolgersi al ginecologo o al medico di famiglia per chiarire ogni dubbio.
Alcuni genitori si chiedono con ansia se le prime mestruazioni fermino lo sviluppo osseo e facciano bloccare la statura. Basta guardarsi intorno per capire che si tratta di una credenza errata: le giovani di oggi sono mediamente più alte delle loro madri. La crescita delle ossa delle gambe può in realtà continuare per altri due anni e sei mesi dal primo menarca e la colonna vertebrale cresce anche più a lungo. Inoltre, la massima statura raggiungibile dipende da fattori ereditari, in particolare dall’altezza dei genitori. Tuttavia, se la pubertà scatta troppo presto (9-10 anni) il rischio che la statura della bambina resti al di sotto della media esiste. In più, la bimba potrebbe non essere adeguatamente preparata a capire la natura del fenomeno nel suo corpo, il che potrebbe pregiudicare la sua maturazione emotiva.
Uno degli organi maggiormente colpiti dai cambiamenti che si verificano durante l’adolescenza è sicuramente la pelle, che può apparire lucida, untuosa (soprattutto nella zona T) e a tendenza acneica. Infatti i cambiamenti ormonali che caratterizzano questo periodo possono causare un eccesso di sebo che, a sua volta, può favorire lo sviluppo dell’acne.
I prodotti bio per l’acne giovanile sono un’ottima soluzione per ovviare a questo antiestetico disturbo perché contengono estratti di origine vegetale e minerale che possono lenire l’infiammazione e arginare il problema senza aggredire la pelle e renderla ancora più oleosa e sensibile.
Per la detersione servono prodotti delicati ad azione seboregolatrice, come quelli contenenti granuli naturali di jojoba, che permettono di ridurre l’ostruzione dei follicoli e pulire a fondo la pelle senza irritarla. Per quanto grassa, la pelle ha bisogno di idratazione, quindi è indispensabile affiancare alla pulizia una crema idratante dalla texture leggera che non ostruisca i pori e svolga allo stesso tempo un’azione opacizzante sulla pelle, contrastando l’effetto lucido tipico delle pelli grasse. Infine, per mascherare le imperfezioni si può utilizzare un make up specifico per la pelle a tendenza acneica, optando per formule oil free, opacizzanti e non comedogeniche che contengano sostanze dal potere antibatterico come il tee trea oil, l’acido salicilico e lo zinco.